24/01/2004  MAOISTI DISPOSTI A ACCETTARE MONARCHIA SE RE LASCIA GUIDA ESERCITO

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I ribelli maoisti potrebbero accettare la monarchia se il re abbandonasse la carica di capo dell’esercito. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce della guerriglia, Krishna Bahadur Mahara, durante una recente manifestazione maoista a Jungathapa Chaur, nel distretto occidentale di Jajarkot.

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I ribelli maoisti potrebbero accettare la monarchia se il re abbandonasse la carica di capo dell’esercito. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce della guerriglia, Krishna Bahadur Mahara, durante una recente manifestazione maoista a Jungathapa Chaur, nel distretto occidentale di Jajarkot.
Ricordando che in Nepal il re è anche capo supremo dell’esercito, Mahara ha detto che il suo partito potrebbe accettare il regime monarchico - contro il quale si batte dal 1996 - se il sovrano "lasciasse l’incarico e licenziasse i circa 200 militari che gli sono fedeli".
Il leader ribelle ha aggiunto che il suo movimento è pronto a colloqui con l’esecutivo, ma "il governo deve far chiarezza sull’agenda dei colloqui" e presentare "proposte interessanti per la popolazione nepalese". Infine il guerrigliero ha affermato che i maoisti hanno sotto controllo l’80 per cento del territorio nepalese, e si stanno organizzando per dominare il restante 20 per cento. Al momento non c’è stata ancora alcuna reazione da parte del re Gyanendra né dall’esecutivo di Kathmandu. Ispirati dagli insegnamenti di Mao Tze Tung, i maoisti combattono per rovesciare la monarchia costituzionale e procedere a una radicale riforma agraria. I ribelli controllano le zone rurali nelle regioni orientali e occidentali del Paese. In oltre sette anni il conflitto ha causato 8mila vittime, la grande maggioranza delle quali dopo il fallimento degli colloqui del 2001.