| 30/05/2003 
      I cinesi comprano dal Nepal i rifugiati politici - drammatica situazione a Kathmandu   | 
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      30/05/2003 | Stato: Nepal | Notizie
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    Pugno di ferro contro i tibetani in fuga.
    
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  | Regione: - | Dipartimento: - | 
  | Città: | Kathmandu | 
  | dove: | Press Release of Office of His Holiness the Dalai | 
  | Fonte: | Tibet Bureau - Ginevra | 
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  In Breve
    (lingua: Italiano
      )
 Nella mattinata del 29 maggio 2003 funzionari dell'Ambasciata Cinesi si sono presentati alla  prigione di Dilli Bazaar, scortati da poliziotti nepalesi, con il permesso di prendere in custodia i detenuti tibetani e trasportarli al confine di Kodari (ufficialmente chiuso per la SARS). Da qui un bus era pronto per trasportarli in Tibet.  | 
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    di: Press Release of Office of His Holiness the Dalai  | Quotidiani
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     Indian
    parliament ulla parola)
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| Pechino ha ottenuto dal Governo nepalese l'estradizione di 18 tibetani arrestati in Nepal lo scorso 23 aprile per avere lasciato clandestinamente il Tibet. Per anni il Nepal ha offerto ospitalità ai tibetani che, a prezzo di sforzi inauditi, valicavano l'Himalaya per fuggire dal "Paese delle Nevi".Con il defunto re Birendra, assassinato nel maggio 2001 durante quella che viene ritenuta una congiura di palazzo, vigeva il seguente tacito accordo: l'incaricato UNCHR a Katmandu prendeva in custodia i rifugiati tibetani e li inviava ai campi profughi in India. Con l'avvento al potere dell'attuale re, questa prassi è stata abolita. Lo scorso anno, una ventina di rifugiati sono stati arrestati e solo dopo forti pressioni internazionali, affidati all'UNCHR.
 Il caso dei 18 tibetani potrà forse risolversi diversamente da quello dello scorso anno, vedi:
 http://www.aazanskar.org/cs/news/TNOLnews.asp?id=510
 
 Nella mattinata del 29 maggio 2003 funzionari dell'Ambasciata Cinese, muniti di regolare autorizzazione, si sono presentati alla prigione di Dilli Bazaar, scortati da poliziotti nepalesi, per prendere in custodia 18 detenuti tibetani che avevano lasciato clandestinamente il loro paese e riportarli in Tibet attraverso il confine di Kodari (ufficialmente chiuso per la SARS).
 L'immediato intervento del rappresentante a Katmandu del Governo Tibetano in Esilio e dei rappresentanti delle ambasciate tedesca e statunitense nonché della rappresentante UNHCR (staff on-duty Associate Protection Officer) Mrs. Cecilie Becker Christensen, hanno consentito la temporanea sospensione del provvedimento. I tibetani sono stati trasferiti alla centrale di polizia in piazza Hanuman Doka.
 Nella mattinata di oggi (30 maggio) la rappresentante dell'UNCHR ha chiesto di poter incontrare i prigionieri e si appellerà al Governo nepalese affinché le siano affidati i tibetani.
 Mr. Richard Blum della "American Himalayan Foundation", presente a Kathmandu in occasione del Giubileo del monte Everest, ha assicurato che saranno fatte pressioni sul governo nepalese anche da parte delle associazioni alpinistiche presenti al Giubileo.
 La soluzione positiva del caso potrebbe essere ostacolata dalla crisi di governo iniziata stamane con le dimissioni, accettate, del primo ministro nepalese, Lokendra Bahadur Chand.
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| Altri link: | Associazione Italia Tibet | 
| Altri link: | Press Release of Office of His Holiness the Dalai | 
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