In Breve
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L'Unione europea esprime il proprio profondo disappunto e deplora che Lobsang Dhondup sia stato giustiziato immediatamente dopo la conferma da parte dell'Alta Corte del popolo del Sechuan della condanna a morte pronunciata nei suoi confronti, malgrado le preoccupazioni manifestate della comunità internazionale per la mancanza di trasparenza del processo celebrato a carico suo e di Tenzin Delek Rinpoche.
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Bruxelles, 5 febbraio 2003 5925/03 (Presse 23) P 14/03 Dichiarazione della Presidenza a nome della UE sull'esecuzione di Lobsang Dhondup
L'Unione europea esprime il proprio profondo disappunto e deplora che Lobsang Dhondup sia stato giustiziato immediatamente dopo la conferma da parte dell'Alta Corte del popolo del Sechuan della condanna a morte pronunciata nei suoi confronti, malgrado le preoccupazioni manifestate della comunità internazionale per la mancanza di trasparenza del processo celebrato a carico suo e di Tenzin Delek Rinpoche.
L'Unione europea ribadisce la propria preoccupazione per le condizioni in cui il processo si è svolto e per i dubbi che sussistono quanto al rispetto dei diritti della difesa e delle altre garanzie per un equo processo, che, a suo avviso, fanno ravvisare una grave violazione dei diritti dei due accusati. L'Unione europea riafferma la propria posizione sulla pena di morte ed insiste sul fatto che, ove essa sia mantenuta, si debbono rispettare le norme minime riconosciute a livello internazionale. Ciò comprende tutte le garanzie atte ad assicurare un processo giusto ed una rappresentanza in sede di giudizio adeguata ed equanime nonché la necessità di disporre di prove chiare ed incontrovertibili.
L'Unione europea ha fatto presenti queste preoccupazioni alle autorità cinesi, le ha esortate a riesaminare i capi di accusa nei confronti di Tenzin Delek Rinpoche ed ha espresso altresì l'auspicio che la sua condanna a morte non sia confermata.
I paesi aderenti Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica slovacca e Slovenia, i paesi associati, Bulgaria, Romania e Turchia, nonché l'Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia, paesi dell'EFTA membri dello Spazio economico europeo, aderiscono alla presente dichiarazione. |