16/12/2005
Monaci Tibetani del Monastero di Gaden a Vestone per AaZ |
|
dal
16/12/2005 |
al
16/12/2005
| Stato: Italia |
Notizie
collegate su
Ladakh Kashmir
News
On Line
-
-
-
|
Regione: Lombardia |
Dipartimento: - |
Città: |
Vestone (BS) |
dove: | Sala Comunale |
Fonte: | Aide au Zanskar - Aiuto allo Zanskar |
In Breve
(lingua: Italiano
)
Gli "Amici del Tibet" di Vestone hanno invitato AaZ onlus ad intervenire alla serata di Danze Tibetane inclusa nel Tour europeo 2005 dei Monaci Tibetani del Monastero di Gaden Jangtse Thoesam. Il Monastero è situato attualmente a Mundgod, nel sud dell’India e ospita circa 2000 monaci della tradizione Ghelupa, cui appartiene Sua Santita’ il Dalai Lama. Abate-Rettore del Monastero di Gaden è il Ven. Ghesce Lotsè.
|
|
Contenuto
di: Monaci Tibetani del Monastero di Gaden a Vestone
| Quotidiani
indiani
Hindustan Tines
Times of
India
Istituzioni
Indian government information
Indian
parliament
ulla parola)
|
|
Gli "Amici del Tibet" di Vestone hanno invitato AaZ onlus ad intervenire alla serata di Danze Tibetane inclusa nel Tour europeo 2005 dei Monaci Tibetani del Monastero di Gaden Jangtse Thoesam. Il Monastero è situato attualmente a Mundgod, nel sud dell’India e ospita circa 2000 monaci della tradizione Ghelupa, cui appartiene Sua Santita’ il Dalai Lama. Abate-Rettore del Monastero di Gaden è il Ven. Ghesce Lotsè. SPETTACOLO DI MELODIE E MUSICHE SACRE Danze, Puja del fuoco SPETTACOLO Spettacolo-rappresentazione di danze, musiche e canti tradizionali sacri con l’accompagnamento di strumenti musicali, maschere e costumi che i monaci portano appositamente dall’India. 1) Melodie e musiche sacre (Nyen-sen Rol-yang) - tempo 10 minuti 2) Danza del cappello nero (Sha-nak Gar-cham) – tempo 15 minuti 3) Melodia del tagliare via l’ego (Dak zin Tsar chö) – tempo 15 minuti 4) Dimostrazione di un dibattito monastico (Tak sey tong ya) – tempo 5 minuti 5) Danza delle Dakini (Khan dro cham) – tempo 15 minuti 6) Danza degli scheletri (Sur-dak Gar-cham) – tempo 10 minuti 7) Danza del leone delle nevi – tempo 15 minuti.
Note su alcune danze
2) Danza del cappello nero (Sha-nak Gar-cham) – tempo 15 minuti Si tratta di una delle più famose danze sacre. In Tibet ha luogo alla vigilia di ogni nuovo anno, segnando cosi la vittoria della virtù sul male. Le origini storiche della danza risalgono al 42° Re del Tibet nell’11° secolo, Re Lang Darma, che intendeva spazzare via il buddhismo nel Tibet. Tingendo il proprio cavallo con il carbone, Lhalong Pedor cavalcò fino a Lhasa per danzare di fronte al re. Vestito con il costume dei Danzatori dal Cappello Nero, egli fu in grado di nascondere un arco in una manica ed una freccia nell’altra. Durante la danza tirò fuori l’arco e scagliò una freccia nel cuore del re. Nella confusione riuscì a fuggire con il suo cavallo, lo fece nuotare nel fiume, pulendo cosi il carbone, e rovesciò il suo mantello nero mostrando l’interno bianco in modo da non essere riconosciuto. I danzatori portano in mano un pugnale sacro di diamante per distruggere le forze del male ed un teschio umano a mo’ di coppa per pagare il tributo alle divinità buddhiste, e per attirare l’attenzione nello stesso tempo sull’impermanenza della vita. 4) Dimostrazione di un dibattito monastico (Tak sey tong ya) – tempo 5 minuti Il dibattito è una pratica molto comune, specialmente nella tradizione Gelukpa o del cappello giallo. A Gaden i dibattiti si tengono ogni sera nel Monastero fuori del Tempio, e perfino i monaci più giovani vi partecipano. Seduto in terra, rivolto agli sfidanti il Rinpoche difende le affermazioni ed i monaci in piedi presentano delle argomentazioni contrarie, attingendo alla profonda conoscenza che hanno delle scritture. La discussione li porta ad una maggiore comprensione del significato filosofico dei concetti buddhisti. L’arte del dibattito ha il proprio simbolismo, con gesti specifici, ed il linguaggio è molto elaborato. Nelle scritture si dice di colui che dibatte che “il volto è come un leone, ma la mente è come una montagna innevata…”.
6) Danza degli scheletri (Dur-dak Gar-cham) – tempo 10 minuti In Tibetano ‘Dur’ significa il Cimitero e ‘Dak’ significa proprietario – il proprietario del cimitero. In realtà egli non è soltanto il proprietario del cimitero, bensì un Signore. Tuttavia questa danza dimostra che, malgrado tu sia importante, non sei altro che ossa. Preso coscienza di ciò, tu abbandoni il pensiero di essere importante e perdi il desiderio di essere importante o influente. Questa danza ci ricorda inoltre che potremmo morire in ogni istante.
Ai margine delle manifestazioni i monaci come è loro usanza hanno un tavolo per mostrare e vendere oggetti di artigianato come incensi, corone per la preghiera, piccoli arazzi ect.
Il gruppo è costituito interamente da monaci del monastero di Gaden Jangtse: 1 – Gheshe Thubten Darghye (Capogruppo) 2 – Yeshi Gyaltsen 3 – Sonam Chöda 4-Tenzin Monlam 5 – Jampa Lobsang 6 – Jampa Gyatso 7 – Pema Khando
|
|
Altri link: |
Aide au Zanskar - Aiuto allo Zanskar |
Altri link: |
Monaci Tibetani del Monastero di Gaden a Vestone |
|
|
|
Elenco rassegna stampa
Ultime modifiche grafiche:
lunedì 05 maggio 2003
|