Il percorso espositivo e' allestito come un lungo story-board circolare con piu' di 200 immagini, per la maggior parte inedite, corredate da scritti e appunti. La prima sezione, curata da Stefano Dallari e dall'Associazione Italia -Tibet, e' dedicata alle foto scattate da Fosco Maraini nei suoi viaggi del 1937 e del 1948, dove si susseguono i volti di tessitrici al telaio, di scrivani al lavoro, di maghi e sciamani, scene di riti sacri e letture corali, di danze solenni e statue del Buddha.
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MOSTRE: PARTE DALL'ACQUARIO ROMANO ILVIAGGIO VERSO ORIENTE
200 foto, filmati e testimonianze lungo la Via delle Indie Roma, 4 giu. - (Adnkronos Cultura) - Nel quartiere multietnico dell'Esquilino, la Casa dell'Architettura - Acquario Romano ospita fino al 19 giugno la mostra "Viaggio a Oriente", un percorso fotografico e multimediale dedicato ai viaggi lungo "la via delle Indie". "Viaggio a Oriente - ha spiegato Luca Ronchi, uno dei curatori dell'esposizione, - e' una mostra che deve essere visitata come se si stesse intraprendendo un viaggio verso una terra che non esiste piu', in un'epoca quasi epica".
Il percorso espositivo e' allestito come un lungo story-board circolare con piu' di 200 immagini, per la maggior parte inedite, corredate da scritti e appunti. La prima sezione, curata da Stefano Dallari e dall'Associazione Italia -Tibet, e' dedicata alle foto scattate da Fosco Maraini nei suoi viaggi del 1937 e del 1948, dove si susseguono i volti di tessitrici al telaio, di scrivani al lavoro, di maghi e sciamani, scene di riti sacri e letture corali, di danze solenni e statue del Buddha.
La seconda sezione, curata da Monica Schifano e da Luca Ronchi, testimonia come un'intera generazione di intellettuali ed artisti abbia tratto dall'Oriente un'inesauribile fonte d'ispirazione artistica ed energia spirituale: Michelangelo Antonioni nel 1971 gira in Cina il documentario "Chupra Kuo" e nel 1977 dedica all'India il film "Kumbri Mela"; Bernardo Bertolucci, dopo aver vinto 9 premi Oscar con "L'ultimo imperatore", girato in Cina nell'86 - '87, torna in Nepal per le riprese del "Piccolo Buddha", proiettato in anteprima al Dalai Lama, che commento': "E' un ottimo titolo, perche' in ognuno di noi esiste un piccolo Buddha"; Alberto Moravia, si reca con Dacia Maraini a Kabul; Pier Paolo Pasolini dedica "L'odore dell'India" al suo viaggio del 1960 in quelle terre, dove descrive il profumo inebriante, dolciastro e denso delle notti indiane.
Infine, Roberto Rossellini al culmine del suo successo internazionale come regista, dal 1957 al 1959, si reca in India dove realizza un film e una serie tv e lascia tra i suoi scritti una testimonianza di quel viaggio: "Un giorno ho avuto un'esperienza curiosa- ha annotato il regista - Avevo chiesto con insistenza di conoscere uno di quei santi hindu che vivevano vicino a Bombay. Finalmente mi portarono in una piccola casa, molto ordinaria. Il santo aveva la barba e fumava delle piccole sigarette indiane. Quando mi avvicinai, lui chiese il mio nome, poi comincio' a carezzarmi in silenzio. Era gentile e delicato come una madre. Io cominciai subito a sentirmi piu' rilassato e calmo. Dopo un quarto d'ora cominciai a piangere. Mezz'ora dopo non riuscivo piu' a fermare il mio pianto. Tre quarti d'ora dopo mi asciugai gli occhi dalle lacrime, dopo un'ora mi sentii completamente sollevato e felice. Cosi' e' andata con il santo indiano. Lui non fece niente di straordinario, solo i suoi esercizi d'amore…".
La terza sezione e' dedicata al fenomeno del "Dhama Bums", fotografato da Italo Bertolasi: e' il 1963 l'anno a cui si fa risalire l'inizio dell'emigrazione hippie verso le rive del Gange. Infine, nella sezione audiovisiva viene proiettato il filmato "Viaggio a Oriente", realizzato da Luca Ronchi e prodotto da RAI DOC in collaborazione con RAI Teche, con clip tratte da rubriche televisive e da filmati di Fosco Maraini, Roberto Rossellini, Mario Schifano, Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni e Francesco Barilli.
L'evento, che rientra nel programma della terza edizione di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, e' stato ideato da Monica Schifano e Luca Ronchi, che ne sono i curatori insieme a Stefano Dallari e all'Associazione Tibet-Italia. Alla manifestazione, promossa dal Comune di Roma e realizzata da Zone Attive, ha collaborato anche l'Ordine degli Architetti di Roma. |