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Come previsto l'incontro tra il primo ministro canadese Paul Martin, e il Dalai Lama, la massima autorità spirituale del buddismo, si è volto a casa del vescovo cattolico di Ottawa Marcel Gervais. Ma la copertura della Chiesa, sacra e romana, non è riuscita a riparare i due dall'ombra del Tibet o meglio della sua indipendenza.

Come previsto l'incontro tra il primo ministro canadese Paul Martin, e il Dalai Lama, la massima autorità spirituale del buddismo, si è volto a casa del vescovo cattolico di Ottawa Marcel Gervais. Ma la copertura della Chiesa, sacra e romana, non è riuscita a riparare i due dall'ombra del Tibet o meglio della sua indipendenza.
Alle rimostranze giunte nei giorni scorsi da Pechino, che invitava Martin a non incontrare ufficialmente un leader «separatista», hanno risposto le critiche dei leader dell'opposizione che, dopo aver loro stessi incontrato il Dalai Lama giovedì sera, hanno denunciato il tentativo di Martin di voler girare attorno alla questione politica dell'indipendenza del Tibet per la quale il Dalai Lama si batte sin dalla fine degli anni '50 e a causa della quale vive in esilio sin dal 17 marzo 1959.
Ma i portavoce di Martin hanno nei giorni scorsi cercato di gettare acqua sul fuoco rassicurando il governo di Pechino che l'incontro tra il signor Martin e il Dalai Lama non era ufficiale tra due capi di stato; ma, allo stesso tempo, Martin aveva assicurato davanti il Parlamento di non avere problemi a discutere con alcuno di problemi inerenti il rispetto dei diritti umani.
Ma l'Oceano di Saggezza (significato delle parole Dalai Lama) è anche un fine politico e nella sua marcia di avvicinamento ad Ottawa con la tappa di Vancouver ha cercato di inserire il discorso politico in quello spiritale: «Un Tibet culturalmente indipendente - ha spiegato - aiuterà la Cina tutta a crescere e prosperare e il Canada è nella migliore delle posizioni per convincere di questo le nostre sorelle e fratelli di Pechino».
A fare da "chaperon" al Dalai Lama a Ottawa è stato il senatore Consiglio Di Nino che lo accompagnerà anche a Toronto dove giungerà oggi.