11/09/2003
Trenta giornalisti fermati, sfidavano bando governativo su raduni

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Trenta giornalisti che manifestavano contro l’omicidio di un reporter e l’arresto di un direttore sono stati fermati oggi dalla polizia di Kathmandu, in osservanza di un divieto alle manifestazioni imposto in questi giorni dalle autorità nepalesi, per poi essere rilasciati qualche ora dopo.
Gli operatori dei media, circa 200 in tutto, stavano sfilando in silenzio per le strade della capitale per protesta contro l’assassinio di Gyanendra Khadka, giornalista dell’agenzia statale ‘Rastriya Samachar Samiti’, ammazzato a colpi di ascia domenica scorsa dai ribelli maoisti nel distretto nord-orientale di Sindupalchok.

Siti Maoisti

Trenta giornalisti che manifestavano contro l’omicidio di un reporter e l’arresto di un direttore sono stati fermati oggi dalla polizia di Kathmandu, in osservanza di un divieto alle manifestazioni imposto in questi giorni dalle autorità nepalesi, per poi essere rilasciati qualche ora dopo.
Gli operatori dei media, circa 200 in tutto, stavano sfilando in silenzio per le strade della capitale per protesta contro l’assassinio di Gyanendra Khadka, giornalista dell’agenzia statale ‘Rastriya Samachar Samiti’, ammazzato a colpi di ascia domenica scorsa dai ribelli maoisti nel distretto nord-orientale di Sindupalchok.
I manifestanti intendevano inoltre esprimere il proprio dissenso per l’arresto, martedì scorso, del direttore di un giornale di sinistra, Shubh Shanker Kandel. I temporanei fermi dei 30 giornalisti fanno seguito a numerosi altri arresti scattati nei giorni scorsi nei confronti di esponenti dell’opposizione che hanno preso parte a dimostrazioni pubbliche, sfidando così il veto imposto dal governo a qualsiasi tipo di manifestazione dal 2 al 23 settembre. Il provvedimento è stato adottato per evitare eventuali, nuovi disordini in un Paese sconvolto da una profonda crisi politica e sociale. [LM]

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