PALAZZOLO. Stasera l’incontro organizzato dal Cai con Marco Vasta, alpinista e filosofo Himalaya, viaggio tutto a colori In scaletta racconti, diapositive e una iniziativa di solidarietà Questa sera a Palazzolo c’è un appuntamento con le montagne e con le genti più «alte» del mondo, cioè quelle che vivono sugli altipianio dell’Himalaya. A partire dalle 21, ospite della locale sezione del Club Alpino Italiano sarà Marco Vasta, un professore di filosofia che ama molto viaggiare e che per l’occasione presenterà, nell'Aula Magna della scuola media Martin Luther King in via Dogane, una proiezione di diapositive dal titolo «Carovane dell'Himalaya. Verso il monte Kailash attraverso Mustang e Dolpo». Sarà un'ottima occasione, dedicata a tutti gli appassionati della montagna e delle culture orientali, per fare la conoscenza del simpatico giramondo Marco Vasta, che oltretutto è anche un ottimo fotografo. Ma soprattutto è un’occasione per fargli domande sulle sue avventure, sulle valli visitate e sulle genti conosciute. L’Himalaya, soprattutto, è sempre più oggetto di interesse e curiosità per gli alpinisti bresciani. Vasta è, del resto, uno che ha girato un po' tutto il mondo: in Asia, in Africa, in Sudamerica; ma da un po' di anni torna sempre più spesso in Himalaya, regione sulla quale ha scritto apprezzatissimi volumi. Ricordiamo tra gli altri «Ladakh, Kashmir, Zanskar» e «Nepal, camminate ai piedi dell'Himàlaya». Lassù, sul tetto del mondo, Vasta non si è infatti accontentato di un turismo mordi e fuggi, ma ha voluto conoscere, approfondire, analizzare la vita di quelle popolazioni. Si è appassionato ed ha aderito ad un grosso progetto per aiutare quelle popolazioni, in particolare gli abitanti delle vallate dello Zanskar. Vasta fa infatti parte di una associazione internazionale (Aaz; Aiuto allo Zanskar) che ha come scopo sostenere lo sviluppo ed il buon funzionamento della Lamdon Model High School, fornire ai ragazzi che la frequentano un insegnamento di qualità nel loro stesso ambiente culturale e, a lunga scadenza, aiutarli ad apportare alla loro vallata una autonomia in termini di competenze e di sviluppo. Assommano a 300 oggi i soci di Aaz, francesi, italiani, belgi, svizzeri, tedeschi. Sono tutti laici, sono un'organizzazione non governativa e ci tengono a restare totalmente indipendenti, non finanziano nessun altro se non la scuola. Soprattutto, sono molto fieri di portare la loro solidarietà ad una vallata che, per oltre sei mesi all'anno, in inverno, è completamente isolata dal resto del mondo. Vasta e soci sono riusciti nel luglio 2000 ad inaugurare un nuovo edificio della scuola che funziona già dal 1988 e che ha diplomato oramai, dopo un ciclo di studi di 12 anni, quasi 400 giovani. Chi volesse saperne di più sulla scuola e su AAZ può telefonare a Marco Vasta (030-49592; 347-7001081); a Gimmi Giacobbe (049-614352) oppure a Riccardo Voltan (049-654692). Intanto, stasera c’è l’incontro a Palazzolo per godere le belle e colorate immagini dell'Himalaya, scattate nell'arco di ben sette viaggi compiuti da Vasta: costumi, architettura e vita quotidiana di questo affascinante mondo tibetano al seguito delle carovane fino al grande altopiano a 4.600 metri dove vivono i nomadi fra i laghi salati, steppe e montagne.
Fausto Camerini |