30 luglio 2012
Ieri era il gran giorno dell'arrivo del Dalai Lama: alle 5.45 sono
partita da Mani Ringmo e alle 6.20 ero a Potang. Molta gente per la strada, molta gente
schierata per ricevere Sua Santità: tutti in abito tradizionale, le donne
sposate con i loro splendidi perak, copricapo tradizionale,che scende sulle
spalle, impreziosito da turchesi e coralli fossili, e la mantella in lana;
gli uomini con la veste lunga in lana rosso bordeaux, stretta in vita da una
cinta di lana cotta. Cappelli bicorni a non finire, rosso scuro o arancio. I
monaci, venuti da tutti i monasteri dello Zanskar, rosso e arancio erano i
colori dominanti. Gli stranieri, pochi devo dire, alcuni ferventi buddisti,
l'ho visto da come seguivano i riti, la musica, gli insegnamenti del Dalai
Lama. Alle 8.30 il grande ingresso, il Dalai Lama si è fermato a salutare le
donne dell'organizzazione Donne dello Zanskar, che l'hanno ricevuto tutte
schierate, chinando il capo al suo passaggio, ma anche gli occidentali,
regalando sorrisi senza fretta. Poi si è installato al centro del
padiglione, con i lma più importanti alla sua destra e alla sua sinistra e
di fronte la gente comune, i monaci di tutti i livelli, gli studenti delle
scuole, anche la nostra, e gli "stranieri". Sono iniziati gli Insegnamenti,
dati in tibetano e tradotti in inglese (simultaneamente, a bassa voce) e in
ladakho. Tutti attenti, per 3 ore.

Paola
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