11/03/2004  Tibetani in piazza per i diritti umani e per non dimenticare l'occupazione

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Quella di ieri per i tibetani è stata una giornata speciale: si festeggiava il 45/mo anniversario dell'insurrezione popolare contro gli invasori cinesi. Per ricordare la sollevazione di Lhasa del 1959 (nove anni dopo l'invasione) e chiedere alla Cina il rispetto dei diritti umani, la comunità tibetana ha organizzato manifestazioni in tutto il mondo.

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Quella di ieri per i tibetani č stata una giornata speciale: si festeggiava il 45/mo anniversario dell'insurrezione popolare contro gli invasori cinesi. Per ricordare la sollevazione di Lhasa del 1959 (nove anni dopo l'invasione) e chiedere alla Cina il rispetto dei diritti umani, la comunitą tibetana ha organizzato manifestazioni in tutto il mondo. In Italia, l'appuntamento a Milano vicino al consolato cinese per una manifestazione pacifica organizzata dall'associazione Italia-Tibet. La manifestazione si č poi spostata in piazza Duomo «per far conoscere la nostra storia al maggior numero di persone possibile» ha spiegato la portavoce del parlamento tibetano in esilio Dolma Gyari. Monaci tibetani, ma anche normali cittadini (fra cui la conduttrice radio-televisiva Kay Rush) e un piccolo gruppo di cubani, si sono ritrovati per chiedere «la prosecuzione del dialogo dei rappresentanti della Repubblica popolare cinese con quelli del Dalai Lama, il rispetto dei diritti umani, la liberazione dei prigionieri politici».