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CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTE - APPROVATI ALL’UNANIMITA’ ORDINI DEL GIORNO PER LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI IN IN TIBET. - 

12/05/2004 Stato: Italia

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Regione: PiemonteDipartimento: -
Città:Torino
Dove:Consiglio Regionale
Fonte:Associazione Italia Tibet
In breve: -

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Free TibetIl Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità un ordine del giorno (primo firmatario il radicale Bruno Mellano) su “Ruolo della Regione Piemonte nella difesa dei diritti umani in Tibet: la provincia del Sichuan e la condanna a morte del monaco tibetano Tenzin Delek Rimpoche”.


Originale: CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTE/APPROVATI ALL’UNANIMITA’ ORDINI DEL GIORNO PER LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI IN TIBET.
(lingua: Italiano )

Ruolo della Regione Piemonte nella difesa dei diritti umani in Tibet:
la Provincia del Sichuan e la condanna a morte del monaco Tenzin Delek Rimpoche.

Il Consiglio Regionale del Piemonte,

Considerato:

- l'ordine del giorno n° 112/2000 approvato all'unanimità da questo consiglio in data 5 dicembre 2000, che impegna la Regione Piemonte a sostenere la lotta nonviolenta e democratica del popolo tibetano per la salvaguardia del patrimonio culturale, storico e ambientale del Tibet;

- la dichiarazione degli enti locali italiani, riuniti presso la sede del Consiglio Regionale del Piemonte per iniziativa della Regione Piemonte e dell'ANCI in data 9 marzo 2002, che ha dato vita all'Associazione Comuni, Province e Regioni per il Tibet;

- la risoluzione sul Tibet approvata dalla Camera dei Deputati il 9 ottobre 2002, con la quale, fra l'altro, si impegna il Governo italiano ad "invitare il Governo cinese a riconoscere e rispettare pienamente i fondamentali diritti politici, sociali e culturali delle minoranze religiose, etniche e di altro genere nonché le loro specificità culturali compresa la libertà di culto".

Preso atto che:

- lo scorso 26 gennaio 2003 sono state confermate le condanne a morte comminate dalla magistratura della Provincia cinese del Sichuan nei confronti di due religiosi tibetani, Tenzin Delek Rimpoche e Lobsang Dhondup, accusati di "detenzione di armi ed esplosivi" e di promuovere "attività politica separatista finalizzata all'indipendenza del Tibet dalla Cina";

- la condanna a morte di Lobsang Dhondup, un monaco tibetano di 28 anni, è stata eseguita immediatamente dopo la lettura della sentenza che respingeva la richiesta di appello e nonostante le proteste della comunità internazionale;

- la stessa Corte d'Appello ha sospeso per due anni l'esecuzione della sentenza per il secondo religioso, Tenzin Delek Rimpoche, un Lama di 52 anni, molto conosciuto e di grande prestigio fra i tibetani.

Valutato che:

- l'Unione Europea, il 5 febbraio 2004, ha espresso formale protesta per l'esecuzione della sentenza di Lobsang Dhondup ed ha formulato riserve nei confronti della Repubblica Popolare Cinese per le modalità di conduzione del processo, con riferimento alla scarsa trasparenza del procedimento, alle palesi violazioni del diritto alla difesa, al disinteresse per gli appelli internazionali alla clemenza;

- il Governo USA ha espresso analoga protesta nei confronti della Repubblica Popolare Cinese ed ha preannunciato una risoluzione di condanna della Cina in sede di Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite;
- la Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati ha votato all'unanimità, nella seduta del 11 marzo 2004, la risoluzione 7-00386 che impegna il Governo Italiano a fare pressioni politiche e diplomatiche affinché l'esecuzione della pena di morte nei confronti del religioso Tenzin Delek Rimpoche non sia eseguita e che al monaco sia garantito un processo equo alla presenza di osservatori internazionali;


Visto che:

- il Consiglio Regionale è, da anni, impegnato a sostenere le campagne di Amnesty International contro la pena di morte e contro la tortura;

- la Regione Piemonte è, da anni, impegnata a sostenere le campagne di Nessuno Tocchi Caino contro la pena di morte e per la moratoria delle esecuzioni capitali;

- l'ultimo rapporto annuale di "Nessuno Tocchi Caino" denuncia l'effettuazione di "almeno 3.138" condanne a morte in Cina nell'anno
2002 e che, secondo varie fonti, compresa Amnesty International, questa sarebbe una stima sottodimensionata rispetto alla realtà.

Tenuto conto che:

- la Regione Piemonte ha, dal 1990, rapporti di collaborazione con la Repubblica Popolare di Cina ed in particolare con la Provincia del Sichuan, con la quale è addirittura gemellata;

- la Provincia del Sichuan è una delle province cinesi nate dall'invasione, occupazione e smembramento del Tibet e comprende gran parte dei territori delle antiche province tibetane di Admo e Kham.

Impegna il Presidente della Regione Piemonte:

1. ad invitare formalmente il Governo della Repubblica Popolare Cinese e le autorità provinciali del Sichuan a non procedere all'esecuzione della pena di morte nei confronti del religioso Tenzin Delek Rimpoche;

2. a richiedere per il monaco tibetano un processo equo alla presenza di osservatori internazionali;

3. a tenere in considerazione gli esiti della vicenda processuale e personale del venerato monaco Tenzin Delek Rimpoche nei prossimi rapporti istituzionali ed economici della Regione Piemonte con la Provincia del Sichuan.

Impegna il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte:

1. a trasmettere il presente ordine del giorno al Ministero degli Affari Esteri del Governo Italiano, all'Ambasciata della Repubblica Popolare di Cina in Italia ed al Governo Tibetano in Esilio.

Primi firmatari :Mellano , Leo , Marcenaro

Consulta anche:Associazione Italia Tibet 
Originale:CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTE/APPROVATI ALL’UNANIMITA’ ORDINI DEL GIORNO PER LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI IN TIBET. 

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