01/09/2003
Proibite manifestazioni per tre settimane

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Le autorità nepalesi hanno proibito in varie parti della valle di Kathmandu qualsiasi tipo di manifestazione, raduno, sit-in di protesta e attività di volantinaggio dal 2 al 23 settembre, per evitare eventuali, nuovi disordini in un Paese già sconvolto da una profonda crisi politica e sociale. Ne ha dato notizia ieri il ministero dell’interno, stabilendo anche una notte di coprifuoco a Kirtipur.

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PROIBITE MANIFESTAZIONI PER TRE SETTIMANE
Le autorità nepalesi hanno proibito in varie parti della valle di Kathmandu qualsiasi tipo di manifestazione, raduno, sit-in di protesta e attività di volantinaggio dal 2 al 23 settembre, per evitare eventuali, nuovi disordini in un Paese già sconvolto da una profonda crisi politica e sociale. Ne ha dato notizia ieri il ministero dell’interno, stabilendo anche una notte di coprifuoco a Kirtipur.
I responsabili del dicastero hanno spiegato che la decisione di bandire tutte le dimostrazioni (tranne quelle a carattere religioso o legate alla tradizione) è dovuta ad alcune indiscrezioni relative a future insurrezioni e violenze. Di fatto il divieto dell’esecutivo mette fuorilegge una protesta programmata per giovedì prossimo da un movimento di cinque partiti di opposizione, che intendevano chiedere al re nepalese Gyanendra di nominare un primo ministro scelto dagli schieramenti politici. Con un colpo di mano attuato nell’ottobre 2002, il sovrano aveva infatti destituito il premier Sher Bahadur Deuba, nominando al suo posto Lokendra Bahadur Chand, leader di un piccolo partito filo-monarchico. A sua volta Chand si è dimesso nel giugno scorso a seguito di proteste dell’opposizione ed è stato sostituito da Surya Bahadur Thapa.

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